Origini
di Spilinga:
Il toponimo deriverebbe dal greco "speelugga", col significato di grotta. Il termine non attestato in Grecia si rifarebbe a una forma classica "spelugx" con lo stesso significato. La parola in questione si riscontra sia in Aristotele che in Teocrito. Il toponimo Spilinga è, comunque, ben rappresentato nella Calabria centro-meridionale.
In un diploma di Stilo del XII secolo si legge "Leon Steleggas".
L'abitato di Spilinga nacque dopo la distruzione dell'antico Condrochilione,
situato nella vallata bagnata dal torrente Ruffa,
gli abitanti, costretti ad abbandonare il loro
villaggio, trovarono rifugio alle pendici del Monte Poro costruendo l'attuale paese.
Nel 1647 scoppiò una rivolta contadina a Parghelia, guidata dal marinaio Leonardo Drago, che si estese per tutta la zona. Nel 1722 si ripeterono gli episodi proprio a Spilinga, in opposizione a una tassazione imposta dagli amministratori tropeani. In questo periodo prese piede il brigantaggio, con il spilinghese Andrea Orlando che poteva contare su una schiera di 60 uomini, i quali vivevano alla macchia sull'altopiano del Poro.
Nel 1783 il terremoto distrusse in parte
l'abitato che, ricostruito, divenne casale di Tropea di
cui ne subì le vicende storiche. Nel 1807 i francesi lo inclusero, prima, nel Governo di Tropea, poi, nella giurisdizione di Nicotera dichiarandolo comune autonomo.
Caratteristiche
di Spilinga:
In splendida posizione sul Monte Poro,
si erge a circa 450 metri di altitudine, è
la culla della 'Nduja, insaccato di carni
varie assai piccante, ottenuta dalla miscela di
carni suine sapientemente impastate con abbondanti
dosi di peperoncino rosso di Calabria (dole
e piccante) finemente macinato, con l'aggiunta
di sale".
"Le ombre di palazzi sontuosi si allargano sulle strade del borgo. Le case in perfetto ordine si distribuiscono ai piedi del Monte Poro, imponente altura da cui si domina l'intera vallata del Vibonese. E in fondo il mare cristallino, con i suoi colori cangianti che a tarda sera inghiotte la rossa sfera infuocata cara al dio Apollo.".
Da
visitare a Spilinga:
la grotta della Madonna delle Fonti, originariamente
forse una Laura Eremitica basiliana.
Sono presenti in tutto il circondario altre grotte, quasi tutte naturali, alcune portano ancora i segni degli eremiti, mentre in altre sono stati ritrovati reperti dell'età neolitica.Di
pregevole valore storico-artistico è l'altare
maggiore in alabastro e granito, probabilmente
opera di scalpellini locali.
Una rilassante passeggiata lungo la fiumara Ruffa potrebbe nascondere piacevoli sorprese, in particolar modo agli amanti delle piante. Lungo le rive del corso d'acqua, infatti, cresce una rarissima felce, la woodwardia radicans, che ha destato l'interesse di numerosi botanici.
Il vallone della Ruffa si trova a circa 3 km dal paese ed è raggiungibile, soltanto, attraverso sentieri poco battuti e difficili da individuare se non si conosce la zona. Tuttavia in paese c'è sempre qualcuno pronto ad accompagnare i visitatori.
Da
visitare anche: un vecchio acquedotto rurale ad archi,
in pietra da taglio, che sembra rievocare gli
antichi acquedotti romani, in realtà venne costruito alla fine del
1800 su interessamento del sindaco di
Ricadi per convogliare l'acqua del Poro
nel ricadese.
- Palazzo Miceli: edificio del XIX sec., si eleva su due livelli.
Da segnalare il portale in pietra che abbellisce la facciata con colonne dotate di capitello decorativo, sormontato da un balcone in ferro battuto con cornice rettangolare.
- La chiesa di San Giovanni Battista, la quale presenta un imponente facciata ottocentesca, custodisce la statua di San Michele e un organo a canne del '700.
- Mercato di Spilinga si svolge ogni martedì in corso Garibaldi.
- Le fiere hanno luogo il 19 maggio e il 14 settembre.
Prodotti tipici di Spilinga :
Il prodotto tipico locale è la famosa 'Nduja, si tratta di un salame spalmabile composta di grasso e carne di maiale macinato cui si aggiunge peperoncino piccante calabrese (200-250 grammi ogni chilo di carne).
L'8 agosto di ogni anno segna l'appuntamento celebrativo
del prodotto tipico spilingese con la Sagra della 'Nduja (ed altri eventi correlati) divenuta ormai un evento culturale con l’anteprima "Ndujamo" un talk-show che si svolge i giorni che precedono la sagra, una serie di eventi che richiamano numerosi turisti da Capo Vaticano e da tutta la costa.
Spilinga è legata, inoltre, alla tradizione casearia del Monte Poro, per cui sulle tavole abbondano i formaggi, in particolare il Pecorino del Poro.
Molto prelibati i curijcchi, taralli di pasta all'uovo ricoperti di glassa di zucchero, tipici dolci nuziali.
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