Origini
di Joppolo in Calabria
Sembra che venne fondato nell'VIII sec. D.C. da un gruppo di monaci Basiliani, provenienti dalla regione Sicilia, abbia assegnato il nome a questa ridente cittadina che si affaccia sul mare, infatti, essi chiamarono il posto in cui sbarcarono Sant'Euplo, loro Santo protettore.
Secondo la tradizione popolare, il paese fu fondato da un certo Artemidoro Joppolo, capitano di Carlo D'Angiò, che nel 1300 ricevette da re Carlo II alcuni possedimenti a cui diede il proprio nome.
Dopo aver fatto parte per un breve periodo del Demanio, passò nel dominio di diversi signori tra cui i Marzano, i Pignatelli, i Gallupi, i Ruffo e infine i Melecrinis di Pizzo Calabro.
Particolare è la sua spiaggia circondata in un tratto da una verde pineta.
Caratteristiche di Ioppolo:
Ripidi pendii granitici caratterizzano
Joppolo che, attraverso le tortuose viuzze
e le case costruite una sull'altra, danno un'immagine
particolare all'ambiente.
Caratteristiche sono
le spiaggette rocciose.
In un abbraccio naturale di mare e montagna si arroccano numerosi edifici sacri, che si innalzano tra spettacolari giochi di tetti. Meta di pellegrinaggi è il santuario dedicato alla Vergine del Carmelo, alle cui spalle si erge il maestoso monte Poro.
"Dal mar Tirreno lo sguardo si eleva a seguire il ripido andamento del borgo, che ha conformato la sua struttura alla morfologia del territorio. Baie si alternano a scogli che fanno da cornice a cavità non ancora del tutto esplorate, splendenti di argentei riflessi."
Da visitare a Joppolo:
Si può visitare la torre "Angioina"
che sorge su un piccolo promontorio quasi a picco
sul mare. Una capatina sulla collina di Monte
Poro dà la possibilità di visitare il santuario
della Madonna del Carmine, meta di molti
pellegrini durante i festeggiamenti che si svolgono
nei giorni 15 e 16 luglio.
La collina è coperta da una intensa vegetazione
che comprende pini, ulivi, mandorli e fichi d'india.
Dal vicino paese di Caroniti lo sguardo può abbracciare
stupendi panorami con gran parte dell'Appennino
calabrese meridionale, la Sicilia con
l'Etna e le Eolie.
Caroniti, dopo Napoli, è l'unico
paese dell'Italia meridionale dove si festeggia San Gennaro, che pare abbia avuto i natali
proprio in questo paese di cui è il santo patrono.
A suffragare la teoria popolare un martirologio antichissimo in cui risultava che il patrono di Napoli fosse calabrese e un documento che attestava la nascita del Santo a Calafatoni (odierna Caroniti) esibito al vescovo di Nicotera, Centoflereno, dal collega di Pozzuoli nel 1650 (tale dichiarazione sarebbe andata durante il terremoto del 5 febbraio del 1783). Oggi sulla strada che collega Joppolo a Caroniti una piccola edicola votiva, vicino a cui sarebbe impressa l'orma del Santo.
Mercato: Giovedì (piazza Tucci), Sabato (piazza San Mercurio - Coccorino).
Piatti tipici calabresi
Miele, fichi e mandorle sono i protagonisti della cucina joppolese. Molte le ricette a base di questi ingredienti: le crocette (fichi infornati ripieni di mandorle), la mostarda, la chiappetta di fichi d'India (segue ricetta). Tra i piatti tipici i joppolesi annoverano le frittelle di melanzane (a base di melanzane secche), la pasta e fagioli, le tagliatelle e il polipo in umido con abbondante soffritto di cipolla. Si fa largo uso di pesce azzurro, soprattutto fritto.
Si producono ottimi insaccati: nduja, soppressate e salsicce.
Scopri l'elenco dei prodotti tipici >> prodotti tipici locali
|