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Archivio Storico Diocesano di Mileto - Nicotera - Tropea in Calabria

L’Archivio Storico Diocesano di Mileto è stato istituito nel 1200. Ad esso è annessa la Biblioteca del Seminario.
Trattasi di uno dei più importanti archivi di tutta la Calabria e raccoglie documenti ecclesiastici dal XIII secolo fino ai giorni nostri.
La maggior parte del materiale conservato consiste in documenti giuridici, religiosi e di storia locale per un totale di 5067 documenti

Info sull'Archivio Storico Diocesano di Mileto

Fondato già in epoca normanna (insieme alla diocesi), si arricchì di testi grazie al vescovo Mario Antonio Del Tufo (1585-1606).

In questo periodo, infatti, vennero incamerate le documentazioni riguardanti le visite pastorali dello stesso vescovo.
Si tratta di 858 carte in folio, scritte in italiano, che originariamente furono rilegate in unico testo denominato “Calderone”.

Entrata Palazzo vescovile

In seguito, forse nella prima metà del XIX secolo, vennero divise in quattro volumi. Complessivamente gli Acta Pastoralis Visitationis custoditi in archivio, raccolti in 63 volumi, coprono il periodo che va dall‘episcopato di Del Tufo a quello di monsignor Vincenzo De Chiara (1953-79). Altri testi importanti, conservati in originale, sono cinque platee (XVII secolo) e i manoscritti dei sinodi del vescovo Gregorio Panzani (1640-60). Nel 1686 un incendio distrusse sia la cancelleria che l’archivio e molti documenti andarono persi.

Grazie agli immediati interventi di riassestamento l’archivio fu ampliato e diviso in tre sezioni: Curia, Capitolare e Computisteria (o Mensa). Nel 1717 il già rilevante patrimonio librario si arricchì con i preziosissimi testi provenienti dall’abbazia della SS Trinità di Mileto che in quegli anni era stata soppressa e unita al vescovado.

Di questo periodo sono le “Memorie per la Chiesa Vescovile di Mileto” e le “Memorie per beni della Mensa Vescovile di Mileto”, voluminosi manoscritti di Uriere Maria Napolione che fu razionale della Mensa Vescovile dal 1756 al 1783. Nella seconda metà del XVIII secolo l’archivio subì gravi danni. Nel 1774, infatti, tutti gli incartamenti appartenuti all’abbazia della SS Trinità furono sequestrati dal re di Napoli che aveva riconosciuto la badia regio patronato. Pochi anni dopo (1783) la cattedrale, l’episcopio e l’archivio furono distrutti da un terremoto.

Gran parte del materiale, comunque, fu recuperato da Napolione che lo ripose in grandi casse sistemate in un posto sicuro. Altri danni subì poi nel decennio francese (1806-15) quando un presidio militare si stabilì nei locali della Curia. A partire dal 1820 la raccolta fu incrementata da documenti riguardanti badie e monasteri aboliti dalla Cassa Sacra.

I terremoti del 1905 e del 1908 danneggiarono nuovamente l’archivio che rimase in completo stato di abbandono fino agli anni Settanta. Successivamente fu recuperato e le antiche sezioni furono unificate.

Oggi tutto il materiale documentario è stato raccolto e classificato in cartelle suddivise per ordine cronologico. I fascicoli riguardano dati e testi relativi a parrocchie, confraternite, monasteri, ordinazioni, pratiche matrimoniali, processi civili e criminali.

Annessa all’Archivio Storico Diocesano vi è il Museo Statale di Mileto e la Biblioteca del Seminario specializzata in tema ecclesiastico è stata fondata nel 1696.

Può vantare di oltre 12.000 libri, 90 incunaboli e 23 periodici correnti.

Dove si trova e come accedere all'archivio vescovile

Indirizzo: Via Episcopio, 19 – Mileto, 89852 (VV)

Telefono: 0963338398  
Fax: 0963338005
Email: archiviostorico@diocesimileto.it

Accesso all’Archivio Vescovile di Mileto:
Martedi, mercoledi e venerdi dalle ore 10,30 alle ore 13,00 sono ammessi (su richiesta motivata) studiosi, ricercatori e sutduenti conosciuti dalla direzione dell’ASDM o muniti di lettera di presentazione del proprio parroco o del proprio docente.

Chiuso dal 15 luglio al 15 settembre.

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