L’Associazione prende il nome, quasi provocatoriamente, da un’antichissima istituzione locale che, attiva per oltre quattro secoli, radunò alcuni tra i più raffinati ingegni calabresi, impegnati a dissertare - tanto fino ad “affaticarsi”- di letteratura, filosofia, arte, scienze.
Presentata al pubblico e alla stampa nel maggio 2006, l’”Accademia degli affaticati” nasce con l’obiettivo precipuo di organizzare un grande “Premio letterario nazionale”, capace di collocare pure in campo umanistico la capitale calabrese delle vacanze all’altezza della sua fama turistica internazionale e, contemporaneamente, di favorire la crescita culturale e l’incontro fra persone, per merito di un costante percorso collaterale fatto di conferenze, dibattiti e manifestazioni.
Un’operazione di ampio respiro che culmina con l’attribuzione, da parte di una giuria tecnico-scientifica, di tre premi ad altrettanti autori di opere di narrativa pubblicate nell’ultimo biennio (preferibilmente utilizzabili come soggetto di un film) tra i quali sarà quindi scelto il vincitore assoluto, dopo la votazione di un organismo formato da tutti e 409 i comuni calabresi ed affiancato da una giuria popolare.
Una giuria tecnica scientifica presieduto da Isabella Bossi Fedrigotti giornalista del Corriere della Sera, scrittrice, vincitrice del Premio Campiello, fanno parte Pasqualino Pandullo, Presidente dell’ Accademia degli Affaticati, promotrice del Premio Tropea, Giuliano Vigini, massimo esperto del mondo del libro, editore e scrittore, i rettori delle università calabresi, rappresentati questa mattina dai delegati Tullio Barni dell’Università "Magna Grecia" di Catanzaro, Stefania Romeo per l’ Università "Mediterranea" di Reggio Calabria e Fulvio Librandi per l’ Università della Calabria, e poi ancora Mario Caligiuri, giornalista e docente universitario, Lino Daniele vice presidente dell’ Accademia degli Affaticati e Saverio Ciccarelli, giornalista e segretario del Premio Tropea.
Il compito della giuria tecnica è stato quello di individuare la terna delle opere finaliste 2011, così composta:
Giancarlo De Cataldo, con I traditori (Einaudi)
Donatella Di Pietrantonio, con Mia madre è un fiume (Elliot)
Marta Morazzoni, con La nota segreta (Longanesi)
I tre libri selezionati dalla suddetta giuria, sono stati inviati ai 409 sindaci calabresi, ciascuno dei quali designerà un residente nel proprio comune, incaricato di esprimere una preferenza rispetto alle tre opere. Al tempo stesso, riceveranno copia dei tre libri finalisti i componenti di una giuria popolare, formata da 24 persone residenti a Tropea e dagli altri 17 soci fondatori dell’ “Accademia degli affaticati”.
Lo scrutinio delle preferenze pervenute al comitato organizzativo, decreterà il vincitore assoluto del Premio.
Per la cerimonia di consegna dei riconoscimenti sono previste tre serate, arricchite con ospiti d’onore e “talk show”.
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